Il 21 giugno a Tokyo è stato inaugurato il MORI Building Digital Art Museum: EPSON teamLab Borderless, il museo di arte digitale aperto dal collettivo giapponese teamLab.
💠 Il teamLab
Il collettivo teamLab, fondato dall’ingegnere matematico Toshiyuki Inoko nel 2001, è composto da artisti, programmatori, ingegneri, animatori digitali, matematici e architetti “ultra-teconologici“. I loro nomi non compaiono nelle opere che creano, in quanto il gruppo vuole enfatizzare la collaborazione piuttosto che il merito individuale.
Il loro scopo è esplorare i modi in cui gli uomini si relazionano con la natura in un’era in cui gran parte della nostra vita è dominata dalla tecnologia, e lo fanno proprio attraverso la tecnologia, facendo confluire il mondo digitale in quello dell’arte.
Al fine di realizzare la loro visione artistica, ovvero “Abbattere i confini tra ‘le diverse arti’, tra ‘arte e spettatori’ e tra ‘se stessi e gli altri’, lasciando che i visitatori si dissolvano nell’arte e diventino parte di essa“, il gruppo ha quindi deciso di aprire un proprio museo: le installazioni sono ospitate in uno spazio di oltre 10mila metri quadrati sull’isola artificiale di Odaiba.
💠 Cosa aspettarsi dal museo digitale
Abbattere i confini tra arte e visitatori è certamente l’effetto che teamLab è riuscito a realizzare attraverso le loro creazioni. I visitatori non solo vengono completamente immersi nelle installazioni digitali, ma sono incoraggiati a interagire con esse, plasmando personalmente la loro esperienza artistica.
Ad esempio, entrando nella sala di “Wander through the Crystal Universe” (installazione del 2016), i visitatori innescano l’accensione di una serie di luci, che poi possono attivamente controllare tramite un’app sul cellulare. Dando alle luci forme, colori e sequenze diverse, si trasforma totalmente l’atmosfera della stanza.
Il museo ospita decine di lavori esposti in 10mila metri quadri strutturati intorno a cinque aree principali: Borderless World, Athletics Forest, Future Park, Forest of Lamps e En Tea house.
Le stanze sono comunicanti e molte istallazioni si fondono insieme. I visitatori sono liberi di muoversi liberamente al loro interno, letteralmente immersi nelle creazioni che contribuiscono a plasmare con il loro corpo.
Nelle parole dello stesso Takashi Kudo, in un’intervista ad Artribune:
I confini saranno ambigui come quelli fra i pensieri nella mente, che si influenzano e si mescolano fra di loro. Se un artista può ispirare pensieri ed emozioni nelle esperienze della gente, le opere d’arte possono formare liberamente connessioni e relazioni fra persone, il tempo dell’opera diviene quello del corpo umano, i confini si dissolvono e si crea teamLab Borderless.
Ma lasciamo che siano queste spettacolari e ipnotiche immagini a parlare da sé!
💠 Le spettacolari installazioni
🔹Athletics Forest🔹
🔹Borderless World🔹
🔹En Tea House🔹
🔹Forest of Lamps🔹
🔹Future Park🔹
Questi sono solo alcuni dei tantissimi scenari immersivi, interattivi e suggestivi che vi aspettano al museo digitale di Tokyo!
🚉 Come raggiungere il museo
Il museo è raggiungibile scendendo alla Tokyo Teleport Station (Rinkai Line) o alla Aomi Station (Yurikamome Line), per poi camminare 5 minuti a piedi in direzione della ruota panoramica Daikanransha.
Qui il sito ufficiale per maggiori informazioni sulle installazioni, gli orari di apertura e acquisto dei biglietti.